La nostra visione:
Il Sud diventa il maggiore centro italiano e europeo dei flussi logistici tra i paesi comunitari e non comunitari (asiatici e africani) con moderni e efficienti porti e aeroporti ben collegati attraverso un sistema multimodale di trasporto locale collegato ai sistemi principali europei, migliorando anche il trasporto locale e internazionale delle persone.
Lo stato delle cose:
1. Le regioni del sud d’Italia sono caratterizzate da un lato da una situazione geografica isolata e da l’altro dal ritardo di 150 anni nella costruzione e manutenzione di un adeguato sistema locale di connessione e dall’assenza di primarie vie di connessione europee.
2. I porti e gli aeroporti del Sud, in maggior parte, sono vecchi e non adatti al movimento merci tra i paesi comunitari e non comunitari.
3. L’ideale posizione del Sud Italia nel Mediterraneo consentirebbe un vantaggio strategico per quanto riguarda la gestione dei flussi logistici tra i paesi comunitari e non comunitari (asiatici e africani).
4. Manca una politica sistemica d’integrazione fra trasporto su gomma e trasporto su rotatia
Le azioni proposte:
Si chiede al Governo Italiano di attuare una politica specifica per le reti e la mobilità per il Sud che rispolveri le decisioni già prese dall’Unione Europea ma mai implementate nel Sud.
1. Nel settore ferroviario, si chiede:
a. l’attivazione di corridoi ferroviari merci nel Sud come parte integrante di una rete ferroviaria europea per un trasporto merci competitivo.
b. l’ammodernamento e l’estensione delle linee ferroviarie passeggeri per collegare tutto il Sud, partendo dai capoluoghi di provincia.
c. l’attivazione delle decisioni europee riguardanti la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria esistente e per lo sviluppo di nuovi progetti di trasporto ferroviario nel Sud.
2. Nel settore del trasporto su strada, si chiede:
a. il disegno del sistema autostradale del Sud, con collegamenti autostradali fra tutti i capoluoghi di provincia
b. il completamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria
c. il collegamento intermodale fra aeroporti, ferrovie, porti e centri di snodo
3. Nel settore marittimo, si chiede:
a. l’adattamento e l’ammodernamento dei porti del Sud alle esigenze dei flussi tra paesi comunitari e extra-comunitari
b. lo sfruttamento delle potenzialità della navigazione a corto raggio
c. l’inserimento dei porti del Sud all’interno di uno «spazio europeo di trasporto marittimo senza barriere»
4. Nel settore aereo, si chiede:
a. un migliore utilizzo delle capacità aeroportuali esistenti
b. il miglioramento degli aeroporti già esistenti nel Sud
c. la costruzione di nuovi aeroporti
d. la promozione della “co-modalità”, l’integrazione e la collaborazione tra modi di trasporto
Consulta anche i seguenti documenti europei, mai o solo parzialmente attuati:
Orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti – 2013
Reti e mobilità – Programma cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) del 23 maggio 2008 (leggere il pdf allegato nel sito)
Orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti